Laura Meozzi

La forza dirompente di un seme di vita

Il titolo del libro scritto da suor Maria Collino sulla vita di suor Laura Meozzi è La forza dirompente di un seme di vita.

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Il titolo del libro scritto da suor Maria Collino sulla vita di suor Laura Meozzi è “La forza dirompente di un seme di vita”.

Nella prefazione si legge: «La presente biografia, curata con fedeltà alle fonti e immediatezza di stile da Maria Collino, fa rivivere la figura di Laura Meozzi con freschezza e originalità. L’Autrice accompagna il lettore nell’avventurosa vita di questa grande Figlia di Maria Ausiliatrice permettendogli di entrare con sensibilità e partecipazione nei solchi di una storia drammatica: la storia europea nel periodo successivo alla prima guerra mondiale, quella relativa agli eventi della seconda guerra mondiale, terribile e devastante per la Polonia, e gli anni difficili del dopo-guerra. Una storia scritta col sangue di donne e uomini valorosi, ma anche segnata da una quotidianità piena di sacrificio e di amore di tante persone che, in tempi bui e complessi, hanno creduto alla luce e al futuro.

Laura Meozzi, fiorentina di origine nobile, affascinata dalla vocazione salesiana, lascia i suoi agi per diventare FMA e dedicarsi all’educazione delle giovani più povere.
Il sì a Dio nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice la porta a spendere la sua vita in varie parti d’Italia, fino in Sicilia sulle orme di Maddalena Morano, un’altra grande educatrice FMA. Poi, non più giovane, Laura è inviata come pioniera in Polonia. Si deve a lei il radicamento del carisma salesiano, nella sua versione femminile, in quella amata terra.

Laura Meozzi è nominata responsabile di tutte le comunità e opere delle FMA in Polonia. L’educazione, specialmente delle ragazze e dei bambini poveri, è l’ambito privilegiato della sua missione di educatrice. Le fondazioni aumentano e le suore polacche si moltiplicano in modo prodigioso.
Madre Laura è una donna impregnata di Vangelo e ha in cuore il fuoco del carisma. Sa creare ovunque comunità disposte a seguire Gesù sulla via esigente delle beatitudini evangeliche. Assicura a tutte una formazione solida; instilla l’amore al Sistema Preventivo di don Bosco, da applicare anche in situazioni limite di bambini defraudati della loro fanciullezza, orfani, soli, sbandati, abbandonati.
Vive l’attualità del carisma salesiano in una terra dove le “periferie dell’esistenza”, per dirla con Papa Francesco, aumentano a dismisura, specialmente a seguito dell’invasione straniera e dello sterminio organizzato che si consuma durante la seconda guerra mondiale.

Il cuore contemplativo di madre Laura è alla base della sua tenace attività, del suo far-si tutta a tutti. Ciò la rende instancabile nel raggiungere una comunità, incoraggiarla, sostenerla, trovare insieme nuove vie di presenza; individuare modalità di educazione inculturata nei più svariati contesti e nelle più diverse situazioni. Vuole che i polacchi si sentano polacchi, che il carisma salesiano assuma le sfumature, le modulazioni tipiche della sensibilità polacca.

L’incontro col prossimo non è mai per lei un’abitudine, ma è segnato da simpatia e fiducia anche nelle situazioni più disperate. È convinta che in ognuno si possono trovare delle sensibilità da valorizzare, delle tendenze positive da coltivare, delle novità da scoprire e su cui fare leva. Ogni persona è una scommessa di bene e una speranza.
In comunità crea quel coinvolgimento che fa sentire di essere in famiglia e genera appartenenza, accoglienza incondizionata. Con lei ci si può sentire sempre a casa.
Una casa dove risuonano note di allegria, anche quando questa è condita dalla povertà più austera. Una casa abitata da Maria, di cui lei vive in modo eccelso il tratto caratteristico della maternità; casa aperta alla Provvidenza, sempre pronta a venire in soccorso in modi spesso imprevedibili».