Fabiola Gianotti: “si, io credo”

“Non vedo nessuna contraddizione tra scienza e fede: appartengono a due sfere diverse”

Dal 1 gennaio 2016 l’italiana Fabiola Gianotti è direttore generale del CERN di Ginevra, è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Un ruolo certamente meritato anche per aver enormemente contribuito alla scoperta del bosone di Higgs.

La Gianotti viene definita la “signora della scienza”, ed è senza dubbio tra gli scienziati più noti al mondo. Il 6 gennaio scorso è stata ospite della trasmissione “Otto e mezzo”, condotta dalla faziosa Lilli Gruber. In collegamento da Ginevra (il video lo trovate qui sopra), la Gianotti ha risposto a molte domande sulla fisica delle particelle così come alla richiesta sul rapporto tra scienza e fede: «la scienza e la religione devono restare su due strade separate», ha risposto la Gianotti, «la scienza si basa sulla dimostrazione sperimentale e la religione si basa su principi completamente opposti, cioè sulla fede, tanto più benemerito chi crede senza aver visto. E la scienza non potrà mai dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio».

Alla domanda della Gruber se ha fede in Dio, la celebre scienziata ha risposto:

«Si, io credo».

L’intervistatrice ha quindi domandato: la scienza è compatibile con la fede?

«Assolutamente si, non ci sono contraddizioni.

L’importante è lasciare i due piani separati: essere credenti o non credenti, non è la fisica che ci darà una risposta».

Anche pochi giorni prima, in un’intervista su “Repubblica”, la scienziata aveva detto: «Scienza e religione sono discipline separate, anche se non antitetiche. Si può essere fisici e avere fede oppure no. È meglio che Dio e la scienza mantengano la giusta distanza». Lo stesso concetto lo aveva ribadito su “Famiglia Cristiana” nel 2010: «Non vedo nessuna contraddizione tra scienza e fede: appartengono a due sfere diverse.
Saremmo troppo ambiziosi e troppo arroganti se potessimo pensare di spiegare l’origine del mondo. Quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passettino dopo passettino, e accumulare conoscenza. Ma, come diceva Newton, quello che conosciamo è una gocciolina e quello che non conosciamo un oceano, quindi siamo ben lontani dal rispondere a domande di quel tipo».

Nulla di strano, ovviamente, l’esperienza di fede della Gianotti non vale di più o di meno di quella di un sacerdote, di un muratore o di un libraio. E, sopratutto, non è che una delle migliaia di celebri scienziati a pensarla così, molti dei quali li abbiamo raccolti nel nostro apposito dossier, con tanto di citazioni. Certamente sarà uno smacco invece per Piergiorgio Odifreddi e i suoi epigoni, sempre impegnati a violentare la scienza per tentare di dimostrare l’inesistenza di Dio o, più semplicemente, per accusare i credenti di ignoranza o cretineria.
Oltre al danno la beffa: mentre la Gianotti è a capo del Cern, Odifreddi non lo vogliono nemmeno come presidente della Giuria dei “Letterati” del Campiello 2015. Non c’è più irreligione, nemmeno tra gli scienziati.

Fonte: uccronline.it