Per un clima sociale più “sciallato”

da | 26 Set 2017 | La buona parola

La fine dell’estate ci sta regalando squarci di vita sociale e politica a tratti inquietanti. Pare che l’attività principale di queste settimane sia la delegittimazione reciproca, accompagnata da una buona dose di conflittualità a tratti violenta.

Non mi riferisco solo ai siparietti tra uomini politici di diversi schieramenti, ma soprattutto alle relazioni più quotidiane di vicinato, sul posto di lavoro, tra i genitori e la scuola, talvolta anche tra persone di una stessa famiglia. Riceviamo da molte parti stimoli che ci aizzano al rifiuto dell’altro, al pregiudizio, a reazioni aggressive. L’aria che respiriamo, per lo più quella mediatica e social, pare voglia spingerci ad esercizi di mini-distruzione, un vero e proprio gioco al massacro di tutti contro tutti, tale da far impallidire qualunque minaccia nucleare nordcoreana.

«Scialla!» mi viene da pensare e da dire, utilizzando un’espressione ormai abituale tra i giovani, alla quale anche l’Accademia della Crusca ha riservato attenzione:
(http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/scialla).

«Scialla!», ovvero «stai tranquillo, rilassati!»

È possibile un clima relazionale e sociale più “sciallato”? Come poter svuotare la violenza dal di dentro, cominciando da noi stessi? Intravedo due antidoti.

Il primo è una buona dose di umorismo (e possibilmente di autoironia). Un saggio gesuita mi ha insegnato che alle tre virtù teologali (fede, speranza e carità) non può mancare l’umorismo. Con questo non risolviamo i problemi, ma ci aiutiamo a sopportarli (e sopportarci) meglio. Il vero e sano umorismo è frutto di intelligenza e maturità, oltre che di fiducia, nel credere più al bene che al male.

Il secondo antidoto per un clima sociale più «sciallato» è la banale, ma ormai desueta, cortesia. Quella capacità di far stare bene gli altri, di entrare nei loro “panni” con rispetto ed empatia. La cortesia è un linguaggio universale, una sorta di abitudine mentale alla gentilezza, che si traduce in parole e piccoli gesti di attenzione a chi mi è più vicino. Più potente di qualunque ordigno, la cortesia è capace di disinnescare qualunque minaccia nelle piccole relazioni quotidiane, oltre che far risparmiare una gran quantità di energia mentale e di ansia.

Quanto sarebbe importante educare i nostri giovani a coltivare un sano e salutare umorismo, assieme a una buona dose di cortesia, per meglio affrontare i rischi della vita quotidiana? Per aprirsi agli altri e al futuro, che qualunque sarà, avrà promesse di bene per la loro vita!