Sulle orme di Carlo Acutis

da | 28 Set 2020 | Giovani

Un gruppo di giovani di Assisi ha intrapreso un cammino nel bosco di San Francesco sulle orme di Carlo Acutis.

Ecco come è andata

 

Un gruppo di giovani di Assisi ha intrapreso un cammino nel bosco di San Francesco sulle orme di Carlo Acutis. Un piccolo pellegrinaggio quello organizzato dall’Ufficio di pastorale giovanile diocesano, ma intenso e ricco di momenti. Per prendere esempio da e farsi ispirare da Carlo Acutis, che presto sarà beatificato proprio ad Assisi. I ragazzi, in rappresentanza di alcune parrocchie della diocesi, accompagnati dai propri animatori e dall’equipe di Pastorale giovanile diocesana, sono partiti dal Monastero di Santa Croce ed hanno raggiunto la Basilica di San Francesco dove sono stati accolti dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino per un saluto e una benedizione. Selene Degli Esposti, coodirettrice Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Assisi- Nocera Umbra- Gualdo Tadino racconta ad ACI stampa questa bella esperienza.

Come è stata e come è nata l’idea di questa esperienza speciale sulle orme di Carlo Acutis?

E’ stato davvero bellissimo condividere un tempo breve, ma prezioso, con i nostri ragazzi che non vedevamo da molto tempo a causa del lock-down. Abbiamo organizzato questo piccolo evento perchè abbiamo sentito la necessità di far conoscere Carlo Acutis ancora di più ai ragazzi delle nostre realtà. Il pellegrinaggio si è svolto all’aria aperta al Bosco FAI, questo per valorizzare l’amore di Carlo per la natura e i luoghi di Assisi, per rendere l’esperienza ancora più sicura perché all’esterno è più facile mantenere la distanza, per portare la figura di Carlo in luoghi non convenzionali e fare sinergia con il patrimonio culturale e naturalistico locale.

Perché Carlo Acutis affascina così tanto i giovani ?

Carlo Acutis attrae i ragazzi perché appartiene alla loro stessa generazione e ne condivide il modo di guardare al mondo. Poi perchè ha saputo parlare di Dio con il loro stesso linguaggio. Infine perchè si percepisce che la sua santità è stata vissuta nella normalità di un ragazzo come tutti gli altri, non lo si percepisce come totalmente distaccato.

Selene ci saranno altri momenti legati a Carlo Acutis prima della sua beatificazione il prossimo 10 Ottobre ?

Il 9 ottobre abbiamo raccolto l’invito del nostro Vescovo Domenico Sorrentuno di proporre una veglia notturna in preparazione alla Beatificazione, dedicata in particolare ai giovani. “La mia Autostrada per il Cielo”, questo il titolo della veglia, si svolgerà sul sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli alle ore 21.30. L’arte nelle sue varie forme  condurrà i presenti ad approfondire la vita di Carlo, attualizzare il suo esempio e aprire il cuore alla venuta del Santissimo che sarà esposto nell’ultima parte della veglia. Contemporaneamente circa dieci chiese tra le principali e le minori nel centro storico di Assisi apriranno le loro porte per l’Adorazione silenziosa per l’iniziativa dal titolo “Assisi-Città Eucaristica”. Il 2 ottobre parteciperemo all’evento multimediale organizzato dalla Pastorale Giovanile Umbra.

Quali sono i progetti futuri della pastorale giovanile di Assisi?

Abbiamo già il nostro calendario per il nuovo anno pastorale che ci attende. Lo abbiamo progettato nei mesi di giugno e luglio con circa 20 rappresentanti delle varie realtà giovanili dopo aver condiviso una lettura profonda e attenta dei bisogni giovanili del territorio. E’ la proposta che abbiamo elaborato seguendo il sentiero tracciato dal nostro Padre vescovo monsignor Sorrentino che ha fondato sulla Carità il triennio pastorale 2020-2023. Abbiamo intenzione di declinare nel modo più concreto per i giovani i temi tracciati dal Vescovo nelle nuove linee pastorali: scoprire l’Amore senza misura di Dio per noi, per essere capaci di Amare a nostra volta allo stesso modo.Su questa scia, oltre ad eventi singoli, prevediamo anche campagne mirate di comunicazione e percorsi di formazione.

Somiglianze e affinità tra Carlo Acutis e il poverello di Assisi…

Credo che siano la semplicità e la sobrietà nello stile di vita. E poi la risposta alla chiamata “Riparate la mia casa” che il Signore ci rivolge oggi come allora.

 

Fonte: Acistampa