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Marzo 2016Cristoè veramente risorto. Alleluia!dall’ispettoriaA risorgere s’impara.Ma per imparare a risorgere è necessario, prima ancora, imparare a morire. Questo è il senso del cammino quaresimale appena concluso: ognuno dei quaranta giorni - attraverso un progressivo itinerario di conversione - ci ha educato ad accogliere l’evento fondante della nostra fede:«È risorto, non è qui!». «Cristo è veramente risorto. Alleluia!».Questo gioioso annunzio che risuona nella liturgia del giorno di Pasqua è come un canto a due cori,unendo nel giubilo il cielo e la terra. È l’esultante invito a lasciarsi coinvolgere e incontrare dal Risorto come singoli, come gruppo, e nell’ambito della comunità ecclesiale/religiosa. La risurrezione di Cristo, cuore dell’annuncio della fede cristiana, rivela al credente che «è un  glio da sempre amato; proclama che la vita è un dono incalcolabile e la storia un cammino, per quanto tortuoso e faticoso, diretto infallibilmente alla casa del Padre; afferma che la fede si fonda su una roccia incrollabile, la speranza è la grande leva che innalza il mondo, la carità è la declinazione dell’amore della Trinità nel nostro quotidiano.In altre parole, Gesù risorto annuncia all’umanità intera che lui è accanto ad ogni persona smarrita e confusa,pag.2dall’ispettoria


































































































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