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Febbraio 2017Abbiamo ascoltato le testimonianze e le esperienze di pastorale familiare di alcuni gruppi che da tempo hanno intrapreso un cammino accanto ai ragazzi, ai bambini, alle famiglie ferite, accompagnandole con l’aiuto di specialisti e di sacerdoti, verso una rinascita. L’ascolto e la condivisione, infatti, possono illuminare e dare vita ad altre possibili iniziative in questo campo.Attraverso lavori di gruppo si è fatta una ri essione su come agire oggi con senso di Chiesa, come Famiglia Salesiana. “...siamo in questo mondo, nella nostra società, per dare testimonianza alla luce!” (parole dall’omelia dell’omelia del R.M.Don Eusebio Muñoz ha sottolineato che “oggi più che mai, è necessaria l’unione pastorale giovanile e della pastorale familiare, per realizzare una proposta educativa profonda e di vero cambiamento”.La sintesi e le prospettive di queste giornate si possono riassumere in due parole: “grande convergenza”.Il Rettor Maggiore ha voluto ricordarci le parole che Papa Francesco ha consegnato a Torino-Valdocco nel 2015. “Voi mi avete educato con l’affetto, non perdete mai questo modo di educare”.E così, don Angel, ci invita a continuare il lavoro educativo “a partire dall’affetto, che è parte del nostro patrimonio, e che genera accoglienza, conduce a tenere le porte aperte, soprattutto la porta della nostra casa, e più ancora, la porta del nostro cuore”.Ecco le parole del Sistema Preventivo riferite alla famiglia. Religione: le famiglie hanno bisogno di prendere in casa Gesù e Maria. Ragione: imparare ad essere sposi e poi genitori cristiani. Più delle parole serve la testimonianza. Amorevolezza: famiglie in famiglia, nell’ospitarsi a vicenda.Ancora. Empatia, che permette di capire la situazione degli altri; accoglienza, atto che ci fa cambiare; accompagnare, la nostra missione. Come farci presenti? Come accogliere senza giudicare? E’ già questa una vera rivoluzione.Queste giornate ci hanno aiutato ad avere una più chiara coscienza di cosa signi ca appartenere alla Famiglia salesiana. In conclusione, il R.M. ci ha detto che esse non  niscono qui; iniziano qui. E così, nel clima di festa squisitamente salesiano, si è chiusa la 35° edizione delle giornate di spiritualità.Siamo grate per questi giorni di Grazia, per le sorprese dello Spirito, per le meraviglie che opererà ancora sulla grande Famiglia Salesiana che testimonia come la forza di Dio sia capace di curare in profondità le ferite, accompagnare le persone e trasformare così la società.Sono trascorsi pochi giorni da questo evento ma nel cuore risuonano ancora le parole di don Angel; quelle di sentirci inviati a una vera missione; inviati come veri missionari salesiani tra le famiglie di tutto il mondo. Siano questi tempi di preghiera e di af damento, di con denza. Di preghiera perché ogni famiglia possa diventare una famiglia contemplativa, discepola missionaria di Gesù, annunciatrice della gioia dell’essere vera famiglia, casa e scuola di vita e di amore.E... “Don Bosco e i nostri santi, benediranno tutti i nostri sforzi”.Lorena Motta Presidente della Federazione Sacra Famiglia Susanna Salvadeo V.P. Unione ex allieve di Melzodall’ispettoriadall’ispettoriapag.3


































































































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