L’altro mondiale
Di Riccardo Deponti
È estate. I campionati sportivi sono arrivati alla loro conclusione. Ma come ogni estate ci sono sempre le competizioni internazionali a farci compagnia.
In questi giorni, le televisioni e i social sono in fermento per una competizione mondiale che sta venendo alla ribalta: il campionato del mondo di calcio. Ma non c’era stato l’anno scorso?
In verità è il campionato mondiale di calcio femminile, il massimo torneo calcistico per squadre nazionali organizzato dalla FIFA. Ci partecipano 24 squadre divise in sei gironi da quattro squadre ciascuno, in lotta per cercare di succedere alle campionesse in carica degli USA.
Dopo 20 anni di assenza, anche la nazionale italiana è presente (meglio degli ultimi mondiali dei colleghi azzurri uomini). E sta anche andando bene! Prima nel girone con 2 vittorie e una sconfitta, due gol subiti (uno su rigore e l’altro su ribatutta dopo un rigore parato) e sette fatti e l’appuntamento per martedi 25 negli ottavi contro la Cina.
Prestazioni convincenti con passione, grinta e coraggio contro squadre che hanno fatto la storia del calcio femminile e che hanno incollato gli italiani agli schermi a seguire le “Azzurre”, più di quelli che hanno seguito le recenti partite dei colleghi maschili.
Una ribalta che pare ridursi solo come al cavalcare l’onda del momento: il calcio femminile esiste da anni, anche in italia il campionato nazionale è ormai presente da tempo, con anche società che militano in serie A maschile.
Ma perchè tutta questa differenza? Perchè si deve parlare degli sport cosidetti “minori” solo quando si vince, quando si è in evidenza? Perchè non si da uno spazio equo a chi vive la bellezza del proprio sport?
Lo sport è per tutti, vissuto da tutti.
Intanto auguriamo alle ragazze di potersi togliere più soddisfazioni possibili, oggi e domani.