Quei grazie che aiutano a crescere la scuola

Tra i tanti argomenti che si potrebbero affrontare alla fine di un anno scolastico, ci piace puntare sul “grazie”, anzi un doppio ringraziamento.

Sui social network se ne leggono tanti e questo ci fa pensare che ogni fatica dà sempre qualcosa di soddisfacente alla fine.

Cominciamo dalle parole che la professoressa Margherita D’Aquino ha rivolto attraverso un post ai sui alunni:

«Carissimi alunni, quest’anno è passato velocemente. È stato bellissimo lavorare con voi e per voi. Oggi, al suono della campana, ho provato una grande emozione. Ho pensato a tutti, specialmente agli studenti del quinto anno per i quali si apre un mondo nuovo; sentivo la vostra gioia ma anche la nostalgia per quel luogo che è stato come una famiglia, perché è vero – e sono certa che la pensiate così – quella che avete frequentato non è stata per voi una semplice scuola, ma una seconda casa. Ancora vi aspetta un po’ di lavoro, faticoso ma gratificante alla fine: metteteci l’anima, ma soprattutto portate voi stessi nel percorso che avete scelto, le passioni e l’entusiasmo; il futuro per ciascuno di voi dipenderà dalla passione che metterete in quello che farete.

A quanti, ancora, hanno degli anni di studio davanti, sento di dire: raccogliete il frutto di un anno di lavoro intenso e godetevi il meritato tempo estivo, anche se so che molti sono già a lavoro e ciò vi rende speciali.

Quanti, invece, avrebbero potuto fare di più e ora sono un po’ amareggiati, coraggio, fate di questa piccola delusione un punto di forza per ripartire l’anno prossimo con propositi migliori; io e tutto il corpo docente tifiamo per voi, certi della vittoria.

Non dico “mi mancherete” perché, ormai, con il mondo virtuale, siamo sempre in contatto. Certo, mi mancheranno gli sguardi, le battute, i volti genuini e pieni di vita».

Il secondo “grazie” arriva invece alla vecchia maniera, tramite un foglio di quaderno a righe, scritto con la penna rossa, qualche taglio e qualche macchiolina di cioccolato qua e là.

Sono le parole semplici e genuine di una ragazzina che, tramite i genitori, è riuscita a farci avere la sua lettera:

«Mi chiamo Alice Gaudioso, ho 10 anni e frequento la quinta elementare sezione C del Plesso in Via Bellini a Sant’Agata Li Battiati.

Quest’anno, essendo l’ultimo della scuola primaria, abbiamo partecipato a tanti concorsi. Tra tutti quelli fatti, uno ci ha dato la possibilità di raggiungere un bellissimo traguardo, il concorso dal titolo “Leggendo, leggendo. Emozioni tra le pagine”. La nostra maestra Rosa Marletta ci ha guidato in un viaggio attraverso le emozioni e ci aiutato a capire e riconoscere quelle, tanto diverse tra loro, che quotidianamente sentiamo. È stato un lavoro bellissimo e importante per conoscerci un po’ di più. Abbiamo realizzato un bellissimo libro che è stato votato on line e, grazie ai voti, abbiamo vinto 25 libri di narrativa che abbiamo donato alla biblioteca della nostra scuola. Per me e i miei compagni è stato un bel modo di concludere questo ciclo di studi!».

Marco Pappalardo