Migranti e accoglienza: la famiglia Salesiana traccia la via maestra…
Il 15.10.2014 è nata l’Associazione “Don Bosco Island”.
In un presente in cui ancora si perde la vita mentre si cerca la vita, in un’Italia, dimenticata dall’Europa, in cui essere immigrati significa essere al margine di una società che ha timore di dividere le poche risorse a disposizione, per paura di restarne senza … Arriva forte il messaggio di cambiamento.
Quello della famiglia salesiana che, attraverso le sue tre grandi associazioni figlie: il Vides, il Vis e la Federazione SCS/CNOS, è venuta alla luce, a Catania, “DON BOSCO ISLAND”. Un’associazione temporanea di scopo, finalizzata alla realizzazione dell’accoglienza dei migranti, per rispondere allo stato d’emergenza che coinvolge non solo le coste siciliane, ma l’Italia intera. Con “Don Bosco Island” si svilupperà un progetto integrato basato su un duplice livello: una prima accoglienza nella regione di arrivo delle migrazioni, in Sicilia, e un successivo inserimento in strutture di seconda accoglienza presenti sull’intero territorio nazionale.
Il Centro potrà accogliere dai 50 agli 80 migranti che potranno rimanere nella struttura per un periodo stimato tra i 90 e i 120 giorni, durante il quale riceveranno cure mediche e verranno espletate le procedure necessarie per le richieste di asilo. Le persone accolte saranno impegnate in corsi di lingua italiana, informatica, cittadinanza, presentazione e conoscenza della cultura e dei costumi italiani. Alla Plaia di Catania nascerà anche il Centro “Don Bosco per i giovani del mondo”: sarà una sorta di “cittadella” dell’integrazione, luogo dove far convergere riflessioni, scambi e attività dei vari centri di accoglienza della Sicilia salesiana (come Camporeale, Cammarata, Agrigento, Piazza Armerina, Palermo, Viagrande, Giarre).
Sarà il luogo dove le associazioni salesiane, il mondo della scuola e della formazione professionale avranno la possibilità di realizzare momenti di formazione interculturale attraverso le occasioni d’incontro, festa, dialogo e confronto su temi e questioni riguardanti la mondialità e l’integrazione.
“Il VIDES Italia, dice il direttore sr Giovanna Montagnoli, vuole essere protagonista della storia contemporanea e non semplice osservatore”, protagonista per un presente di integrazione, accoglienza e umanità, per un futuro multiculturale in cui l’uguaglianza, la reciprocità e la parità siano valori universalmente validi e vissuti in ogni fibra del tessuto sociale, non solo in alcune nicchie di solidarismo e volontariato.
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