Quale oratorio oggi? Quali talenti oggi? Cosa significa parlare di talenti?
Sabato 25 ottobre, FMA e laici impegnati negli oratori della nostra ispettoria, accompagnati dal dottor Mario Pischetola, collaboratore della FOM, hanno vissuto una mattinata di riflessione e di condivisione a partire dalla nota pastorale CEI “IL LABORATORIO DEI TALENTI”.
L’oratorio si configura come un variegato e permanente laboratorio di interazione tra fede e vita”.
Questa espressione, presa dalla nota pastorale, ci ha introdotti nella riflessione della mattinata: l’oratorio come laboratorio. Apparentemente nulla di nuovo. Siamo stati invitati a riscoprire la dinamicità dell’oratorio. Nella restituzione dei gruppi, tutti ci siamo ritrovati concordi nel definire l’oratorio un luogo, fatto di spazi e di ambienti, soprattutto di persone e di relazioni; luogo in cui sperimentarsi, giocarsi, confrontarsi, crescere nella responsabilità e nell’appartenenza.
E’ possibile riconoscere nel ripensamento e nel rilancio degli oratori una vera forza profetica”.
L’oratorio, per noi FMA e per le nostre realtà, non è una delle tante attività svolte, ma è l’opera con cui Don Bosco e Madre Mazzarello hanno iniziato la realizzazione di un grande sogno a favore dei giovani. Nella condivisione a gruppi è stato bello ascoltare le tante esperienze oratoriane, le differenze, le somiglianze, la creatività e l’originalità di ciascuna realtà. Ci siamo ascoltati e abbiamo visto la molteplicità di proposte che si possono offrire: catechesi, sport, teatro, danza, musica, compiti, gioco… In tutto questo non sono solo i bambini e i ragazzi ad essere destinatari e protagonisti, ma gli adolescenti, i giovani, le famiglie, gli anziani, i religiosi, l’intera comunità educante, chiunque abiti il territorio in cui l’oratorio è inserito. Abbiamo fatto un salto nel passato, siamo tornati alle origini dell’oratorio salesiano, quando Don Bosco e Madre Mazzarello coinvolgevano nell’esperienza educativa tutte le persone che conoscevano e incontravano! E’ stato il sogno e il desiderio condiviso dall’assemblea: rendere l’oratorio una “presenza visibile, significativa e inserita nel territorio”. Nella condivisione, nella corresponsabilità, nella comunione sta la vera profezia dell’oratorio, poichè tutto nasce da una stessa fede, una stessa speranza e una stessa carità, dalla sequela di Gesù.
La comunità educativa dell’oratorio è il soggetto fondamentale dell’azione oratoriale”.
E’ sempre bello ritrovarsi e riflettere sull’oratorio, nuovamente insieme, FMA e laici, rinnovando la convinzione che, come dice lo slogan di questo anno oratoriano “SOLO INSIEME” si può davvero educare, si può evangelizzare, si può parlare di comunità e di Chiesa, non solo a parole, ma con la vita. Sabato mattina questo è avvenuto! L’ascolto di Mario, un papà, un educatore, un appassionato di oratorio che, con il crescere negli anni, ha saputo trovare il suo posto all’interno della Chiesa, della sua comunità cristiana. Nuovamente ci siamo ritrovati a sentir parlare di società frammentata, società liquida, ma abbiamo riconfermato che noi abbiamo la possibilità di fare la differenza! L’oratorio è quel luogo in cui si costruisce unità, in cui ciascuno ha uno spazio, un posto, una possibilità educativa, non solo per le competenze, ma perchè è una presenza che dice ancora tanto ai giovani con la sua vita.
La mattinata è stata densa, ricca di ascolto e condivisione. Abbiamo toccato un tema che riguarda davvero tutti: laici e consacrati, giovani e adulti, credenti e dubbiosi… Di tutto quello che ci è stato presentato, ciò che portiamo a casa è una ricarica del cuore e dello spirito! Questo è quanto vogliamo e dobbiamo riportare nei nostri oratori, perchè abbiamo avuto la conferma che il vero talento tra le nostre mani è proprio L’ORATORIO! è il luogo in cui ciascuno viene accompagnato a scoprire la propria identità, a conoscere le proprie radici umane e cristiane. è il luogo in cui ciascuno può trovare il suo posto, il suo spazio e mettersi a servizio degli altri secondo le proprie capacità. è il luogo in cui gli incontri e le relazioni sono gratuite, semplicemente vengono vissute! Ecco perchè l’oratorio è il talento. è la casa di tutti e per tutti, dove tutti sono protagonisti, dove tutti abitano, dove tutti si riconoscono parte di un’unica famiglia! Il nostro incontro si è concluso con queste parole, prese dal n. 23 della nota pastorale e che possono sintetizzare la ricchezza di questa mattinata.
«Vedere un sacerdote attento alla vita dell’oratorio e felice della propria scelta è un segno forte e fecondo, anche in vista di proposte vocazionali concrete e affascinanti. Allo stesso modo anche la presenza dei consacrati è un grande dono. Essi, con la professione dei consigli evangelici, danno concreta testimonianza di un amore libero e disinteressato che si fa carico, in particolare, dei più poveri, deboli e indifesi. Tra tutte le presenze non deve essere assolutamente trascurata quella degli stessi giovani adulti, il cui protagonismo deve essere sostenuto e orientato al servizio».
Sr Flavia A.