Il 10 dicembre a Oslo insieme con la giovane Malala, a ritirare il Nobel saliranno tutti i bambini del mondo.
Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala, insieme alle sue compagne, è sul vecchio bus che la riporta a casa. All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il 12 luglio 2013, Malala ha compiuto 16 anni, un traguardo molto importante per una ragazzina. Per lei e per altre 600 giovani ragazzine provenienti da tutto il mondo questo giorno è stato molto di più. Per la prima volta nella storia, dei giovani hanno simbolicamente occupato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e Malala ha pronunciato un discorso pubblico memorabile a favore del diritto all’istruzione per tutti. “Questa è l’occasione per tutti i ragazzi sul pianeta di riunirsi e dire al mondo: avremo la nostra istruzione, a casa, a scuola, ovunque” ha detto Malala. “Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione. L’educazione prima di tutto.” Con questa frase Malala ha chiuso il suo intervento alle Nazioni Unite.
Purtroppo, ancora oggi, 65 milioni di bambine non vanno a scuola perché femmine.
Malala, allora, è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere. Nel 2014 è diventata la più giovane vincitrice di sempre del Nobel per la Pace. Quando le è giunta la notizia del Premio , è stata lei stessa a dichiarare: “ Questo riconoscimento va ad ogni bimbo”.
In questi giorni è uscita una nuova edizione del libro sulla sua vita
Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all’educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.