Il 10 ottobre 2017, nella Basilica del Sacro Cuore a Roma, la Famiglia salesiana si è radunata per celebrare insieme la santità del nuovo Beato Titus Zeman, SDB e rendere grazie al Padre per il dono della Beatificazione avvenuta il 30 settembre a Bratislava (Slovacchia).
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Rettore Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime.
Erano presenti alcuni membri del Consiglio Generale, l’Ispettore dei Salesiani in Slovacchia, numerosi Salesiani di Don Bosco, un centinaio di laici in pellegrinaggio da Bratislava, tra cui un nipote e una nipote di don Titus, i giovani delle case di formazione dei Salesiani. In rappresentanza dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice hanno partecipato suor Piera Cavaglià, Segretaria generale, e un gruppo di FMA delle comunità FMA di Roma, della Casa generalizia e le novizie del Noviziato di Castelgandolfo.
Don Pierluigi Cameroni SdB, Postulatore per le cause dei santi, all’inizio della celebrazione ha ricordato che “precisamente nella Basilica del Sacro Cuore, il 7 marzo del 1938, don Titus emise i voti perpetui e oggi è la stessa Basilica ad accogliere la Famiglia Salesiana per celebrare la santità di uno dei figli di Don Bosco, proclamato martire delle vocazioni.
La celebrazione è stata animata dal coro composta da numerosi giovani del MGS, i giovani della comunità del Gerini, le novizie e i novizi salesiani che hanno ha eseguito i canti coinvolgendo l’assemblea nella liturgia.
Nell’omelia, il Rettore Maggior ha ringraziato Dio e Maria Ausiliatrice per il dono della santità di don Titus alla Congregazione Salesiana e alla Chiesa. Ha poi condiviso alcuni eventi della sua vita eroica nell’amore, offerta per aiutare i giovani a realizzare la loro vocazione religiosa e sacerdotale in un tempo di forti limitazioni e mancanza di libertà a causa del regime comunista.
«La preghiera e la grazia di Dio lo hanno reso un uomo capace di superare tutte le difficoltà, rischiando la propria vita per aiutare i seminaristi a testimoniare la propria vocazione e accompagnando tante persone nel cammino della santità salesiana. Egli ha capito in profondità la Parola di Dio proclamata nel Vangelo: “Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima”».
A conclusione don Ángel ha invocato la Madonna Addolorata, tanto cara a don Titus, perché Patrona della Slovacchia. Ella ottenga alla Famiglia Salesiana la grazia di aderire senza timore al Vangelo fino a dare la vita per i fratelli e specialmente per i giovani.
Da infonline/cgfmanet.org