Siria – Una nuova, amara lettera

È entrato nella quarta settimana di forzata chiusura l’oratorio salesiano a Damasco: una condizione del tutto innaturale per un luogo deputato alla socialità e all’educazione dei giovani, ma necessaria per i pericoli che si corrono nella città. Tanti sono i Siriani che sono fuggiti in questi sette anni di guerra e questa emorragia di popolazione e di forze continua tuttora.

Dalla capitale siriana il Direttore dell’opera salesiana condivide una nuova, amara lettera.

Cari fratelli e sorelle, vi scrivo sempre dalla Siria. Sono don Mounir Hanachi Direttore della comunità salesiana di Damasco, vi scrivo in questi giorni sempre pieni di morte e sofferenza per il popolo siriano, che soffre per la guerra.

Ormai stiamo per iniziare l’ottavo anno di questa guerra feroce, che ha causato tanti morti e tanti sfollati dentro e fuori la Siria.
Cari fratelli, la morte continua a Damasco in queste settimane dopo il forte assalto dell’esercito nazionale siriano per liberare il Ghouta orientale, zona abitata dai ribelli da più di 5 anni.
La capitale ha sofferto tanto in questi anni per i colpi di mortai e i missili che venivano sopra le scuole e sopra le case, che hanno causato tanti morti di bambini e civili innocenti.
Anche noi Salesiani abbiamo molto sofferto per questo e siamo stati costretti più volte a chiudere le porte del nostro oratorio e centro giovanile, davanti a più 1200 ragazzi e giovani che cercano di venire nei nostri ambienti per trovare un luogo di serenità e pace.

Nelle ultime settimane la situazione della guerra nel Ghouta orientale è salita d’intensità. Questa è la quarta settimana di chiusura dell’oratorio Salesiano, i ragazzi sono chiusi in casa, le scuole sono ferme e la vita nella capitale semi paralizzata.

In questi anni abbiamo perso tante famiglie e tanti giovani che sono andati fuori della Siria cercando rifugio all’estero, e adesso le famiglie che sono rimaste cominciano anch’esse a cercare vie di uscita fuori della Siria.

Invito tutti voi, cari fratelli e sorelle, a pregare per la Siria la culla del Cristianesimo, e ricordiamo in questi mesi Damasco.
Che il Signore ci doni la sua pace, per l’intercessione di Maria Santissima Ausiliatrice, che ci protegga e protegga i ragazzi della Siria sotto il suo mantello.

Fonte: infoans.org