Festa del Grazie

Festa del Grazie

Che i giovani non siano solo i nostri destinatari, ma anche i nostri maestri, don Bosco ce lo ha sempre detto.
Sono loro ad averci insegnato che, una volta all’anno, bisogna dire grazie in modo solenne.

 

1849. Carlo Gastini e Giuseppe Buzzetti vogliono fare una sorpresa a don Bosco per il suo onomastico: lavorano vari mesi e risparmiano più che possono per realizzarla. Con i soldi messi da parte comprano due cuori d’argento.
È la vigilia di san Giovanni. A sera, quando tutti i compagni sono già a letto, vanno a bussare alla porta del loro “padre”. Nonostante l’ora molto tarda, Don Bosco li fa entrare. Si meraviglia e si commuove nel vedersi presentare i due cuori d’argento.
Da quella volta, all’oratorio di Don Bosco e in tutte le case salesiane, fino ad oggi, ogni anno si organizza una festa per dire grazie a chi anima la comunità e alla comunità tutta intera.

 

C’è la festa del grazie nelle singole case, c’è quella nelle ispettorie e c’è la festa del grazie mondiale rivolta alla nostra Madre generale.
Il 26 aprile, a Roma, quest’anno con una modalità evidentemente inedita, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da tutti i continenti, dirà il suo grazie a Madre Yvonne.

 

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