2^ Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

2^ Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
17 gennaio 2021
Vangelo di Giovanni 1,35-42
Commento di suor Susanna Anzini, FMA

 

Il vangelo di questa domenica ci parla dei primi discepoli di Gesù. Il loro itinerario può essere preso come modello della sequela: si tratta di due persone che sono in un atteggiamento di ricerca. Tutti noi siamo in ricerca, cerchiamo la felicità piena, quella che, non solo riempie le nostre giornate, ma è anche capace di dare un senso pieno a tutta la nostra vita.

I due discepoli hanno già trovato un testimone credibile, Giovanni Battista, eppure non si fermano lì, ma, sollecitati proprio dalle sue parole, iniziano a seguire Gesù. Sicuramente, ciascuno di noi è arrivato alla fede in Gesù grazie a dei testimoni credibili che, con la loro vita, ci hanno trasmesso questo grande dono. Trovare un Giovanni Battista è sicuramente un passo importante, dobbiamo essere grati di averlo incontrato, ma non basta, non dobbiamo fermarci a lui, occorre seguire Gesù.

È lui stesso che si rivolge per primo ai discepoli: li invita ad andare con lui. Egli stesso vuole la nostra felicità, desidera un incontro personale con ciascuno di noi, ma noi siamo disposti a lasciarci incontrare da lui? Sappiamo, come i due discepoli, dimorare con lui? Questo è infatti un altro passaggio importante di brano: Andrea e l’altro discepolo dimorano con Gesù, passano del tempo con lui. È un incontro memorabile, tanto che l’evangelista tiene a mente persino l’ora: è un incontro che cambia la vita. Siamo capaci di dimorare, di prenderci del tempo per stare con Gesù? Lo vogliamo conoscere in modo sempre nuovo o le nostre preghiere hanno il sapore dell’abitudine? Sappiamo riconoscerlo nella quotidianità della vita?

Papa Francesco ci ricorda che il cammino del discepolo è questo: cercare Gesù, incontrare Gesù, seguire Gesù, cioè fare in modo che l’incontro con lui trasformi davvero la nostra vita di tutti i giorni.

Questo è quello che avviene ai due discepoli del vangelo. Il racconto però non si ferma qui: la loro gioia è così grande che non possono trattenerla; ecco allora che portano la buona notizia di questo incontro ad amici e parenti, è come un cerchio d’onda che si allarga. E noi? Abbiamo nel cuore questa gioia? Siamo capaci di farci a nostra volta testimoni per gli altri, trasmettendo, nella semplicità e nella quotidianità della vita ordinaria, la bellezza della nostra fede? Solo se sapremo fare questo potremo indicare ad altri il cammino da percorrere, come ha fatto Andrea con suo fratello Pietro.

La sequela del discepolo però non si compie una vola per tutte. Occorre ripartire, ogni giorno, alla ricerca di Gesù, avere sempre vivo nel cuore il desiderio di incontrarlo, custodire quotidianamente del tempo per dimorare con lui ed essere, con la nostra vita, dei testimoni credibili.