2^ Domenica di Quaresima – Anno B

2^ Domenica di Quaresima – Anno B
28 febbraio 2021
Vangelo di Marco 9,2-10
Commento di suor Gemma Paganini, FMA

 

 

Il Vangelo di questa domenica seconda di Quaresima ci presenta uno di quei passaggi davanti al quale ci sarebbe solo una cosa da fare: entrare con Gesù nella nube e contemplare in silenzio il mistero che lo avvolge!

Oppure potremmo fare una profonda riflessione esegetica, teologica, e trarne un messaggio di vita che poi ognuno potrà calare nella propria esistenza. Ma penso che di questo tipo di riflessioni e/o studi già ce ne siano tanti al punto che ci rimane solo l’imbarazzo della scelta.

Perciò ho deciso, quest’oggi, di mettermi accanto a Gesù, al posto di Pietro, Giacomo e Giovanni; ascoltare la Sua voce che mi chiama: Vieni, vieni con me, saliamo al monte, ti insegnerò…. Ed io Lo seguo.
Cammino accanto a Lui, prima in silenzio, stupita di trovarmi sola con Lui, quasi lo tocco e mi sento così bene che non faccio domande, tipo: dove andiamo? Cosa vogliamo fare? Come mi devo comportare? Cosa vuoi da me Gesù?

No, per ora nulla! Rimango in silenzio e mi godo interiormente la Sua presenza.

E camminiamo… attraversiamo città, paesi, borghi, campagne, incontriamo gente, tanta gente: bambini, giovani, famiglie, anziani.  Gesù parla, mi parla, mi dice di ognuno qualcosa della sua vita; e scopro povertà impensabili, sofferenze, lutti, distacchi, come anche tanta gioia, armonia, semplicità, fraternità. Persone che dalla vita hanno avuto tutto ma non hanno saputo approfittarne in bene, altri che si sono guadagnati con fatica ciò di cui oggi godono; bambini che non conosceranno mai la pace e adulti che conoscono solo le regole della scaltrezza; anziani che attendono con infinita tristezza l’ultimo giorno e altri circondati da tanta tenerezza; giovani che vagano senza una meta e altri che si preoccupano del loro futuro: cosa sarà?

Gente che soffre in solitudine e muore in solitudine; alcuni che fanno della loro esistenza un dono per gli altri e sono felici semplicemente di esistere perché altri siano felici. Gesù mi ripete: “Guarda! Volgi uno sguardo di tenerezza, di compassione, di perdono, di misericordia, di sapienza verso questa umanità che ti è fratello e sorella! Di loro niente ti deve lasciare indifferente. Ogni uomo è un impasto di bene e di male. Per questo sono qui, mandato dal Padre, per dire che il bene vincerà il male ma ha bisogno di noi tutti!

E così accanto a Lui, camminando con Lui, il mio animo si riempie di volti, di storie umane; anche di bellezze che la natura ci offre, e quando arriviamo al monte, ad un certo punto una nube ci avvolge e con noi entra tutta l’umanità! Gesù ora è in contatto con Elia e i suoi amici del Cielo; io sono sempre lì accanto a Lui che contemplo, ma non sono più sola; siamo in tanti ci siamo tutti e nel silenzio ecco la voce del Padre: “Questi è il mio figlio, l’amato. Ascoltatelo!”

Stupiti, sorpresi, tutti ci sentiamo Figli prediletti, amati, pronti ad ascoltarci l’un l’altro perché ognuno di noi parla del Padre, con il Padre e da Lui si sente amato.

Non mi stupisce quindi neppure Gesù quando me lo ritrovo lì accanto a me, senza quella luce intensissima, senza nube, pronto a ridiscendere a valle, nella nostra valle di lacrime purificata, santificata, resa bella agli occhi del Padre, grazie a Lui, il Figlio. Scendo con Lui con in cuore tanta pace, quella pace che solo Dio può dare, e con un mandato: “Va’ e dì ai tuoi fratelli ciò che hai visto, ciò che hai imparato; condividilo con loro perché tutti si sentano fratelli e amati dal Padre”.

Ancora una volta la Parola ha trasfigurato la mia vita, è diventata luce sul mio cammino, intimità d’amore con il mio Signore. Ora sono pronta per celebrare la festa della trasfigurazione!