6^ Domenica di Pasqua

6^ Domenica di Pasqua
9 maggio 2021
Vangelo di Giovanni 15,9-17
Commento di suor Susanna Anzini, FMA

 

Il Vangelo di questa domenica si colloca nel contesto dell’ultima cena, sono le ultime parole che Gesù affida ai suoi discepoli prima della Pasqua, sono il suo testamento. Tutto il suo discorso è incentrato su un’unica, fondamentale parola: amore.

Tutto il brano è poi giocato su un parallelismo tra Gesù e i discepoli che ricorre tre volte nel testo. La prima volta Gesù ci invita ad osservare i suoi comandamenti per rimanere nel suo amore, così come Lui ha fatto con il Padre e i suoi comandamenti. Questo ci permette di restare uniti a Lui, come la vite ai tralci, questa è la strada per avere in noi la gioia piena di Gesù.

Il secondo parallelo è quello centrale, quello che direttamente parla dell’amore. Gesù ribadisce ancora una volta il suo comandamento, amarci gli uni gli altri, proprio come Lui ha amato noi. È attraverso l’amore che noi mostriamo di avere per i fratelli e le sorelle che ci vivono accanto, che possiamo mostrare al mondo l’amore che Dio ha per ciascuno di noi e rispondere all’amore che Lui ci dona, amando come ha fatto Lui.

Siamo nel mese di maggio, e tra pochi giorni si celebra la festa di madre Mazzarello, quante volte nelle sue lettere alle suore insiste sull’importanza di coltivare questo amore fraterno, di volersi bene le une le altre per amore di Gesù! E quante volte lei stessa non esita ad utilizzare espressioni di affetto nei confronti delle sorelle. Perché, come diceva Don Bosco, è necessario non solo amare gli altri, ma anche che gli altri sappiano di essere amati. È da questo che possiamo essere riconosciuti come discepoli di Gesù: se avremo amore gli uni per gli altri.

Infine l’ultimo parallelo: tutto quello che il Padre ha fatto conoscere a Gesù, Gesù lo ha fatto conoscere a noi. Gesù ci sceglie e ci vuole come amici, seguire il suo comandamento dell’amore è rispondere alla sua amicizia, è portare frutto e avere in noi la sua gioia piena.