Semplicemente: Qui è ora

da | 5 Feb 2019 | Film

Di Giulia Lucchini

“Uno straordinario documento che racconta qualcosa di non visibile ai più”, dice Gianluca Giannelli di Alice nella Città. Che ospita il lavoro di Giorgio Horn sugli oratori lombardi, prodotto dalla Fondazione Ente dello Spettacolo

“Questo documentario racconta qualcosa di non chiaro e non visibile ai più. È uno straordinario documento che onora la vita e negli oratori lo si fa, come diceva Munari, silenziosamente, senza che nessuno se ne accorga, proprio come fanno le rivoluzioni”.

Così Gianluca Giannelli, direttore di Alice nella Città, parla del doc Qui è ora, il primo lungometraggio prodotto dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, presentato questa mattina come evento speciale fuori concorso nella sezione dedicata ai ragazzi alla Festa del Cinema di Roma.

Diretto da Giorgio Horn, questo docufilm è un racconto corale ambientato in cinque strutture parrocchiali della Lombardia e ci racconta l’oratorio, un luogo di aggregazione e formazione che accompagna i giovani nel proprio percorso di crescita.

“L’oratorio è un universo giovanile. Un universo che in questo caso presenta molte più luci che ombre, molto più impegno, speranza e creatività che stanchezza, fatica e rassegnazione. Attraverso il linguaggio del cinema, che non è confessionale, abbiamo voluto raccontare questa realtà in trasformazione”, dice Don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, che è per statuto “il braccio operativo della Chiesa italiana nel mondo del cinema”.

E Don Samuele Marelli, responsabile di Odielle (Oratori diocesi lombarde), prosegue: “La Lombardia è da sempre la culla degli oratori, che sono realtà difficili da raccontare perché sono dei sistemi educativi aperti e complessi. Questo documentario è di certo una sintesi di una realtà, ma volevamo aprire al grande pubblico uno squarcio, una finestra su questo mondo che merita di essere guardato e valorizzato”.

In sala anche il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni che definisce l’investimento sugli oratori: “Significativo perché sono una realtà in grande evoluzione”. E poi aggiunge: “Parliamo sempre dei giovani in termini negativi, mentre sono incredibilmente validi e costruttivi. L’oratorio scommette proprio su questo e sull’educazione tra pari e spero che questo messaggio passi attraverso questo documentario”.

Un doc che segue i protagonisti nelle attività quotidiane degli oratori approfondendo i legami che si instaurano e i processi emotivi e spirituali coinvolti. “E’ stato tutto molto naturale. Ho semplicemente filmato i ragazzi”, dice il regista, Giorgio Horn.

Infine Don Mattia Bernasconi, che è uno dei protagonisti del film, un giovane trentenne che dopo aver preso la laurea in ingegneria aerospaziale decise di entrare in seminario e segue ora le attività oratoriali, conclude:

“È uno spettacolo vivere in un oratorio e spero che questo documentario possa suscitare qualche domanda”.

Fonte: cinematografo.it