Chiara e Silvia da Addis Abeba

da | 21 Ott 2015 | Giovani

Chiara e Silvia, che sono rientrate dalla missione con il Vides, hanno vissuto un mese intenso e ricco ad Addis Abeba nella zona di Bole Bulbulà.

Pubblichiamo la loro testimonianza e a seguire l’articolo di  suor Giusy.

La testimonianza di Chiara e Silvia

Appena rientrate in Italia, siamo state sommerse da mille domande e ogni volta è difficile rispondere perché abbiamo l’impressione di banalizzare con poche frasi un mese intenso, ricco di emozioni, sorrisi, abbracci e lacrime.

Possiamo dire di aver trovato l’amore nel senso più ampio e bello del termine! Fin da subito ci siamo sentite accolte sia dalle suore della missione sia dalla gente del posto: ricorderemo per sempre il primo giorno quando abbiamo visto i bambini sorriderci, salutarci e correrci incontro, pur non conoscendoci, e una delle mamme con un semplice sguardo e un abbraccio ci ha fatto intendere che era contenta di vederci. Prima di partire eravamo state avvertite che quest’esperienza sarebbe stata un arricchimento per noi più che un vero e proprio aiuto per le persone del luogo: una volta arrivate a destinazione ne abbiamo avuto la conferma. Abbiamo potuto assaporare la bellezza dell’accoglienza e della condivisione anche quando si ha davvero poco da offrire, la semplicità con cui i bambini sono in grado di divertirsi senza avere computer, telefonini o videogames, e la dedizione delle suore e dei volontari a cercare di migliorare le condizioni di vita di molte famiglie.

Quest’esperienza ci ha sicuramente cambiate, aiutandoci a capire ciò che conta davvero e auguriamo di vivere lo stesso a molti altri giovani.

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FMA-capanna-Adis-Abeba

La testimonianza di Sr Giusy Riotti

Le volontarie Chiara e Silvia hanno visto le abitazioni in cui vive la nostra gente vorrebbero fare qualche cosa per i poveri.

Abbiamo suggerito loro il PROGETTO CASA.
Per riscattare una casa in un condominio che in Addis Abeba sopratutto nella nostra zona di Bole Bulbulà stanno sorgendo come funghi, per due piccoli locali e un sevizio la spesa ammonta a circa 6000 euro.

Chiara e Silvia  hanno conosciuto GANNET.
GANNET,è la mamma di Betty e Bemnet due sorelline che frequentano la nostra scuola. Sono orfane di papà, la mamma è epilettica non può fare nessun lavoro. Vendeva qualche cosa sulla strada ma sveniva continuamente. L’avevamo presa a fare un po’ di pulizie nella nostra scuola ma non ne aveva la forza. Abita in una baracca fatta di fanno sterco e paglia. Vi allego la foto della parete esterna.

Questo è un caso che necessita di aiuto. E’ una donna molto dignitosa, non stende mai la mano. Bemnet la maggiore fa davvero tanti sacrifici per aiutare la mamma, nel raccogliere legna, attingere acqua, vendere erba sul ciglio della strada. Paga ogni mese 600 birr moneta locale di affitto per quella baracca. La missione copre l’ammontare, diversamente sarebbe costretta a vivere sulla strada perché sfrattata da un posto all’altro. Inoltre un pò di cibo medicine e vestiti non le si possono lasciar mancare.

Certo,le persone bisognose di aiuto sarebbero tante ma cerchiamo di fare qualche cosa almeno con qualcuna che conosciamo da vicino in situazioni miserabili. Ci sarebbero altri progetti che necessitano di aiuto. Adozioni a Distanza per es; Abbiamo tanti bambini ammessi alla scuola gratuitamente. Siamo per i poveri, i ricchi possono trovare posto altrove. Inoltre non abbiamo posto per tutti sono veramente tanti. Famiglie a cui paghiamo l’affitto di una misera baracca sono parecchie. Queste sono le necessità delle realtà in cui siamo chiamate a vivere e ad affrontare quotidianamente.

Confidiamo nella PROVVIDENZA che sorge sempre prima del sole… lo constatiamo ogni giorno!