Giornata dei missionari martiri 2023

La nascita della Giornata

Nel 1992 l’allora Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, oggi Missio Giovani, propose alla Chiesa italiana la celebrazione di una Giornata che facesse memoria di quanti ogni anno perdono la vita durante il proprio servizio pastorale. I giovani scelsero come data il 24 marzo, affinché fosse chiaro che le sorelle e i fratelli uccisi, poiché fedeli al Vangelo fino all’ultimo istante, sono germogli di una fede nuova, rafforzata dall’impegno a prendersi cura di chi soffre o è schiacciato da sistemi ingiusti e scarsamente inclusivi.

 

I martiri del 2022

Nell’anno 2022, secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927, sono stati uccisi nel mondo 18 missionari e missionarie: 12 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 1 seminarista, 1 laico. A livello continentale, il numero più elevato si registra in Africa, dove sono stati uccisi 9 missionari (7 sacerdoti, 2 religiose), seguita dall’America Latina, con 8 missionari uccisi – 4 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 1 seminarista, 1 laico – e quindi dall’Asia, dove è stato ucciso 1 sacerdote. Negli ultimi anni sono l’Africa e l’America ad alternarsi al primo posto di questa tragica classifica: dal 2011 al 2021 (per 8 anni l’America e per 3 anni l’Africa). Dal 2001 al 2021 il totale dei missionari uccisi è di 526.

“Le poche notizie sulla vita e sulle circostanze che hanno causato la morte violenta di questi 18 missionari e missionarie – spiega il rapporto Fides – ci offrono immagini di vita quotidiana, in contesti particolarmente difficili, contrassegnati dalla violenza, dalla miseria, dalla mancanza di giustizia e di rispetto per la vita umana”. Spesso hanno condiviso la stessa sorte dei missionari anche altre persone che erano con loro.

 

Il messaggio del Papa

Come ha scritto Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2022, si tratta di testimoni di Cristo che offrono la vita fino alla fine:

“ai discepoli è chiesto di vivere la loro vita personale in chiave di missione: sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione a loro affidata; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo. L’essenza della missione è il testimoniare Cristo, vale a dire la sua vita, passione, morte, e risurrezione per amore del Padre e dell’umanità”.

 

Link al materiale predisposto dalla Fondazione Missio della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per l’animazione di questa Giornata e anche del tempo di Quaresima:

 

Manifesto della Giornata 2023: “Aftermath After Azerbaijan Shelling Over The Shushi Cathedral” Nagorno Karabakh – Photo by Celestino Arce/NurPhoto – copyright AFP.

 

Fonte: cgfmanet